Venerdì 16 agosto 2024
Presenti: 47 presenti in aula
Assenti: P. Mario Rosario Maiorano, P. Raffaele Castiglione, P. Anthony Chuckwudimma Nwoko.
La sessione viene aperta alle 16:16 con una preghiera.
Il segretario capitolare passa alla lettura di altri messaggi di auguri per il capitolo: da P. Alejandro Moral Anton Priore Generale degli Agostiniani, dal Vescovo di Lae Mons. Rozario Menezes, e da Jesus Català Vescovo di Malaga.
P. Anthony Chuckwudimma Nwoko entra alle 16:35
Si passa alla lettura del verbale di mercoledì 14 agosto, poiché alla fine non ci sono interventi si passa alla votazione, 48 presenti in aula: 47 Placet 1 Astenuto. Viene letto il verbale di giovedì 15 agosto, al termine della lettura si passa al voto: 46 Placet 2 Astenuto. Entrambi i verbali sono approvati.
Il moderatore procede con gli avvisi, il primo riguarda la visita a Castel Gandolfo prenotata per sabato pomeriggio, poiché la visita è il pomeriggio si propone di fare una sessione serale per continuare i lavori, la proposta viene messa al voto, i votanti sono 48: 20 Placet, 27 Non Placet, 1 Placet Juxta Modum la mozione non passa e per questo la serata rimane libera. Viene poi proposta una visita ad Assisi per domenica 18 poiché vari hanno chiesto se possibile, poiché bisogna prenotare un bus il numero minimo di adesioni deve essere 35, la proposta viene messa al voto, 27 Placet 21 Non Placet per questo la visita non si organizza però il presidente ricorda che non vuol dire che singoli possano organizzarsi.
P. Ciro Sarnataro legge la lista di chi ha comunicato che andrà a Pianura dopo il capitolo perché bisogna organizzare e informa chi andrà a Roma di mettersi d’accordo con P. Jean Chrysostome Ralalaonirina Rijason. P. Anthony Chuckwudimma Nwoko chiede cosa bisogna indossare per la visita a Castel Gandolfo, P. Armando Palmieri dice che bisogna essere in nigris per poter usufruire di un prezzo ridotto.
Commissioni Capitolari (vedi allegato)
Si passa alla presentazione dei lavori delle commissioni capitolari, il segretario capitolare ricorda che dopo la lettura non c’è discussione ma si potrà fare richiesta di chiarificazioni sull’argomento.
P. Robert Mathew Kannanthanath legge la relazione della prima commissione capitolare “Rilancio del Vocazionario come lugo e programma nel mondo contemporaneo, rimanendo fedeli allo spirito del Fondatore.”
P. Celso Hector Acuna Pizarro esce dall’aula alle 17:08 e rientra alle 17:11.
P. Salvatore Musella esce dall’aula alle 17:12 e rientra alle 17:14
Al termine della lettura il presidente si complimenta per le proposte e invita a fare del recupero un’ordinanza così da assicurarci che qualcosa si faccia. Poi chiede se quando si parla di famiglia si intenda creare un Vocazionario per la famiglia o usare il Vocazionario. P. Robert Mathew Kannanthanath dice che si fa riferimento alle nostre strutture o parrocchie per poter creare un apostolato intorno questo ambito e specializzare confratelli a questo servizio prima che venga attuato. Il recupero si apre secondo le possibilità, bisogna prima impiantarlo bene e poi se possibile espanderlo alle suore.
P. Nnaemeka Ikechukwu Nwogu chiede chiarimenti sull’uso dell’espressione “buona vocazione”. P. Robert Mathew Kannanthanath risponde che non implica che ci siano cattive vocazioni ma va inteso come verità e sincerità. P. Jonathan Stiven Tobon Monsalve dice che senza consapevolezza non possiamo realizzarci e se non conosco il dono di dio non lo vivo.
P. Armando Palmieri chiede se si sta estendendo il termine Vocazionario anche alle case di recupero. P. Robert Mathew Kannanthanath il Vocazionario non è solo il luogo del discernimento ma lo sono tutte le case vocazioniste.
Poiché non vi sono più interventi la prima sessione viene interrotta alle 17:35 per una pausa di trenta minuti. I lavori riprendono alle 18:05.
Si passa alla lettura della relazione della seconda commissione capitolare “Strategie per aumentare la visibilità del Vocazionario nella realtà pastorale dei Vocazionisti” letta da P. Emmanuel Maduka.
Al termine della lettura si apre la discussione con P. Nnaemeka Ikechukwu Nwogu che fa notare le ripetizioni tra ordinanze e mozioni e chiede chiarimenti sulla terza ordinanza riguardo le pubblicazioni. P. Emmanuel Maduka dice che è stata inserita nelle ordinanze con l’augurio che si faccia qualcosa prima della fine del prossimo sessennio.
P. Paschal Ezeani chiede quale potrebbe essere l’impatto e cos si vuole ottenere dall’avere statue nelle realtà vocazioniste. P. Emmanuel Maduka spiega che questo può facilitare la discussione e aiutare a far conoscere chi siamo. P. Benedict Ikenna Oguh condivide l’esperienza di Quarto e usa l’occasione come esempio in quanto è in linea con la proposta.
P. Armando Palmieri suggerisce di riprodurre i dipinti dell’Arletti poiché le immagini sono economicamente più accessibili e questo potrebbe anche aiutare a mettere insieme una mostra itinerante.
P. Christian Chimezie Onukwugha fa notare che la terminologia usata varia e non è consistente e quindi chiede spiegazioni. P. Emmanuel Maduka risponde che tutto l’apostolato vocazionista è apostolato vocazionale. Poi P. Christian Chimezie Onukwugha invita a far si che i termini propri vocazionisti siano conosciuti da tutti.
P. Paschal Ezeani aggiunge che per le statue si può trovare un modo di riprodurle economicamente e far si che possano poi diventare fonte di reddito per la congregazione. P. Nnaemeka Ikechukwu Nwogu aggiunge che queste possono anche essere di aiuto per l’apostolato.
P. Anthony Chuckwudimma Nwoko fa notare che l’immagine di San Giustino richiama automaticamente alla realtà delle divine vocazioni e chiede come questa può essere di aiuto in realtà dove vocazioni non possono essere accettate poiché ci sono limitazioni. P. Emmanuel Maduka dice che le proposte sono state pensate nella visione di marketing della congregazione e quindi un modo per farsi conoscere poi il consiglio potrebbe aiutare in alcuni aspetti.
Il Presidente ricorda all’assemblea che la parola viene data per fare domande e chiedere chiarificazioni e non per fare discussioni poiché per quello ci sarà tempo.
P. Albino Thiago Santos de Jesus, membro della commissione, dice che l’intenzione era quella di cercare di intensificare il modo di essere e vivere lo stile vocazionista, tutto il lavoro ha girato intorno questo principio.
Il presidente ringrazia la commissione per il lavoro svolto e fa notare che forse bisogna invertire l’ordine e fare di alcune ordinanze delle raccomandazioni e viceversa poiché alcune cose non possono essere imposte.
Si passa quindi alla presentazione della terza commissione capitolare “Il Vocazionario al servizio del discernimento, della formazione e della carità vocazionale”, legge P. Paul Ihunze.
P. Luigi Morrone, cosa si intende per benessere nell’ambito vocazionale. P. Paul Ihunze dice che è inteso come l’assicurarsi che i formandi abbiano tutto quello che necessitano per vivere e anche un piccolo salario mensile per le loro spese.
Si procede con la lettura della relazione della quarta commissione capitolare “Sviluppo del Vocazionario nelle Realtà Missionarie” letta da P. Anthony Chukwudimma Nwoko.
P. Stephen Chukwuemeka Ehiahuruike si complimenta per il lavoro svolto ma fa notare un’inconsistenza tra il dire che gli italiani non vanno in missione e riconoscere che gli italiani sono stati missionari in passato. P. Anthony Chuckwudimma Nwoko dice che il punto e far si che le cose siano bilanciate e che i missionari non escano solo da alcune realtà, solo se si fa esperienza missionaria si può apprezzare il lavoro di un missionario.
P. Paschal Ezeani dice che dalla relazione, la commissione sembra avere idee diverse riguardo il Vocazionario e la sua realizzazione poiché si dice che non è una realtà in molte culture. P. Anthony Chuckwudimma Nwoko fa notare che in Canada non lo si potrebbe applicare così come previsto da don Giustino, quindi, va adattato alle necessità.
P. Albino Thiago Santos de Jesus esce alle 19:19 e rientra alle 19:20.
P. Salvatore Russolillo fa notare che il mondo è cambiato e l’Europe è più secolarizzata e quindi necessita di missionari mentre prima venivano inviati, nella società odierna le parti si sono invertite. P. Anthony Chuckwudimma Nwoko fa l’esempio di alcune realtà dove vi sono scambi tra noviziati o sacerdoti per poter dare opportunità di fare esperienza missionaria. Il Presidente dice che si era pensato a qualcosa del genere nel magistero e di far si che un’esperienza missionaria fosse inclusa.
P. Paul Ihunze chiede spiegazioni sulla linea guida proposta. P. Anthony Chuckwudimma Nwoko dice che a volte sembra ci sia paura che una missione cresca e che si possa essere restii nell’accettare questa realtà. I paesi che prima inviavano missionari sono quelli che necessitano ora; quindi, importante investire nelle missioni perché quello che coltiviamo oggi lo raccoglieremo domani.
P. Jonathan Stiven Tobon Monsalve dice che dalle parole usate è chiaro che ci sia stata una sofferenza, forse conviene ricordare quanto i missionari soffrono e che le cose belle passano anche dalla croce. P. Anthony Chuckwudimma Nwoko dice che quello che i missionari hanno sofferto è qualcosa che tutti ne soffrono però è importante che i missionari accettino le persone che sono chiamati a servire e accettare loro e la loro cultura, la speranza e di non fare gli stessi errori e di trattare gli altri meglio di come alcuni dei missionari hanno trattato chi avevano in formazione.
P. Antonio Saturno dice di essere d’accordo sul fatto che lo spirito missionario è calato e forse nelle raccomandazioni bisognerebbe aggiungere qualcosa a riguardo. Pericoloso che tutti verta sui soldi anche perché come implementare la proposta del 10% diventa difficile, forse realtà più benestanti possono aiutare le missioni. P. Anthony Chuckwudimma Nwoko dice che la proposta è il risultato di una discussione però consapevole che non necessariamente venga accettata.
P. Vitalis Barik esce dall’aula alle 19:37 e rientra alle 19:39
P. Armando Palmieri dice che forse dall’Italia oggi non escano missionari però in tempi recenti ce ne sono stati vari che hanno aiutato ad aprire missioni e che anche tramite le donazioni il cuore degli italiani arriva nelle terre di missione. P. Anthony Chuckwudimma Nwoko dice che nessuno mette in dubbio il contributo dei missionari italiani in passato ma la realtà missionaria va bilanciata a bene della congregazione e bisogna anche accettare che alcune persone non sono adatte alle missioni.
Il Presidente porta a termine la discussione ricordando di evitare che spiriti troppo nazionalistici vengano fomentati, se ogni missionario deve mandare soldi a casa allora meglio chiudere tutto; le missioni devono essere aiutate dal centro con il frutto del nostro lavoro.
Il moderatore chiede che per aiutare la direzione della casa a gestire i pasti della domenica di segnare chi necessita di pasti.
La sessione chiude alle 19:52.