ITALIANO. V COMMISSIONE CAPITOLARE.

“Aggiornamenti da apportare alle costituzioni e al direttorio sulla base delle indicazioni emerse nelle discussioni dell’assemblea capitolare e dalle risposte ai questionari di tutto il mondo. 

COMPOSZIONE COMMISSIONE

  1. DON ANTONIO SATURNO  presidente
  2. DON LUDOVICO CAPUTO
  3. DON SALVATORE RUSSOLILLO
  4. DON COSTANTINO LIBERTI
  5. DON GIOVANNI MAMMANA
  6. DON GIUSEPPE FERRARA
  7. DON CELSO ACUNA PIZARRO
  8. DON JEFFERY NWOKE
  9. DON BENEDICT OGUH

1. La commissione su questo punto dopo un lungo confronto raggiunge a queste due proposte circa l’elezione dei delegati al prossimo XVII capitolo generale

Per una rappresentanza omogenea alla celebrazione del capitolo è opportuno:

1. nell’elezione dei delegati al XVII Capitolo Generale, la proporzione sarà di un delegato per ogni 15 professi perpetui o frazione di 15 a partire da 8.

2. Le piccole comunità che non raggiungono il numero minimo di 8 confratelli, potrebbero essere raggruppate, dal consiglio generale, prima di indire il nuovo capitolo seguendo il criterio geografico.

La commissione propone la modifica dei seguenti articoli:

art. 7 Imitando la misericordia del Buon Pastore, tende alla riabilitazione nel divino amore di quanti hanno abbandonato il sacerdozio e la vita consacrata e accompagna quanti, per la fragilità della persona umana, si sono smariti nel loro cammino vocazionale.

Art.8 La santa Chiesa, la santa Famiglia e la Divina Trinità sono centro e asse della Società Divine Vocazioni. Il vocazionista lavora nella Chiesa, con la Chiesa e per la Chiesa, e imita la santa Famiglia nelle relazioni di anima-figlia, anima-sposa, anima-madre di Dio Trinità.

Il vocazionista onora   Maria madre di Gesù come celeste superiora. La consulti nella preghiera, in quanto“autorità della Società Divine Vocazioni”, per adempiere meglio la volontà del Signore (Cfr. Gv 2,5).  

art. 124 La Congregazione è così strutturata: Governo centrale, Province, Quasi Province, Delegazioni regionali, missioni e comunità locali.

– Il Governo centrale è presieduto dal Direttore Generale, coadiuvato dal suo Consiglio. I membri sono eletti dal Capitolo Generale.

– Ogni Provincia, è retta da un Direttore provinciale e suo consiglio, a norma del diritto universale e proprio.

– La Quasi Provincia, è affine alla Provincia. È retta da un religioso, nominato dal direttore generale, dopo previa consulta.  Egli opera, come un Provinciale secondo le  norme stabilite.  Anch’egli è coadiuvato da un consiglio. È regolata a norma di Statuti speciali. 

– Ogni Delegazione regionale, struttura iniziale in vista della costituzione di altre strutture, di cui sopra, è retta, a norma di statuti speciali, da un delegato regionale e suo consiglio, nominati, dopo previa consulta, da un Direttore Maggiore.

– Per missione si intende per una o più comunità di nuova fondazione presenti in una nuova realtà geografica che dipende direttamente dalla direzione generale o dalla provincia da cui è stata fondata.

Non tutti i membri sono d’accordo sulla esistenza della quasi provincia.  Si chiede che, qualora ci siano i presupposti richiesti dalle costituzioni, si passi dalla delegazione a provincia. 

Art. 130 1 I membri di diritto sono: il Direttore Generale, i consiglieri generali, i Direttori provinciali, gli ex generali solo al capitolo generale che segue alla scadenza del mandato, i quasi provinciali, i delegati regionali nominati dal Direttore Generale e il procuratore generale. I membri di diritto non possono essere più di un terzo dei partecipanti al capitolo. 

Art. 132. Le deliberazioni prese nel capitolo generale restano in vigore fino alla celebrazione del capitolo successivo.

A questo articolo è solo chiesto una correzione letteraria.

Art. 138. Il Direttore Generale, salvo quanto determina il rescritto del Santo Padre Francesco circa la deroga al can. 588 & 2 del CIC del 18 maggio 2022, è un religioso che abbia compiuto i quarant’anni di età e dieci di professione perpetua

Art. 144 I consiglieri sono sei: il vicario generale, l’assistente alle parrocchie, l’assistente alla formazione, l’assistente alle missioni, il segretario, l’economo. Tutti i consiglieri devono avere almeno trentacinque anni di età e cinque di professione perpetua.

Art.146  Il Procuratore Generale presso la Santa Sede ha l’ufficio di trattare, in dipendenza  dal Direttore Generale, con i Dicasteri romani  degli affari di tutta la Congregazione,  delle  case e dei religiosi

147 il direttore generale

c. 3 riceve i voti dei religiosi personalmente o tramite un delegato, salvo il diritto dei Direttori provinciali o di altre strutture che ne hanno competenza

Art. 154 L’ufficio del segretario generale è di redigere il verbale delle sedute del consiglio generale, di redigere gli atti ufficiali che firmerà insieme col Direttore Generale, lettere e atti. È suo compito stendere e conservare fedelmente nell’archivio tutti i documenti della congregazione. Nel delicato servizio della conservazione degli Atti ci sia intesa con l’Archivista. 

Art. 164

Il capitolo provinciale è composto da membri di diritto e da membri delegati.

1. Sono membri di diritto: il Direttore provinciale e i consiglieri provinciali;

2. sono delegati tutti i membri ascritti e regolarmente eletti dai religiosi della provincia;

 3. hanno voce attiva e passiva tutti i religiosi di voti perpetui ascritti alla provincia

4. L’ascrizione avviene d’Intesa tra il Direttore Generale e il Direttore provinciale. Nel decreto di ascrizione siano evidenziati: il motivo per cui viene fatta l’ascrizione di un religioso nella provincia e il tempo di permanenza in essa. Cessato il periodo stabilito, il religioso torna nella sua comunità di provenienza.

Art. 167

Il Direttore provinciale, vincolo di comunione nella provincia, esercita il suo mandato in religiosa collaborazione con il Direttore Generale, anima le comunità della provincia nella loro dimensione religiosa e apostolica, studiandosi di mantenerle aperte e sensibili alle esigenze dell’intera congregazione e della Chiesa.

Art. 168 Il Direttore provinciale, salvo quanto determina il rescritto del Santo Padre Francesco circa la deroga al can. 588 & 2 del CIC del 18 maggio 2022, è un religioso di voti perpetui, e cinque di professione perpetua. L’eletto una volta confermato dal Direttore Generale, emette la sua professione di fede; dura in carica quattro anni e può essere rieletto solo per un secondo quadriennio consecutivo.

Art. 179

Il Direttore locale deve essere un religioso di voti perpetui a norma del Direttorio, edificante nella pratica della vita religiosa e, possibilmente, esperto nella trattazione degli affari amministrativi. Dura in carica tre anni e può essere confermato dal Direttore Maggiore per un secondo triennio. Eccezionalmente il Direttore con il consenso del suo consiglio può riconfermarlo per un terzo triennio.

Art. 183. La legale rappresentanza della Congregazione in ogni nazione sia affidata preferibilmente ad un religioso di fiducia che abbia i requisiti richiesti dalla legge locale.

Nuovi articoli da poter inserire nel Direttorio

1) Il Postulatore Generale sia un religioso perpetuo o un laico, con i requisiti necessari, che il Superiore Generale, con il consenso del suo consiglio, propone al Dicastero delle Cause dei Santi per il necessario Nulla Osta. Egli cura, con dedizione e professionalità, le cause di canonizzazione della Congregazione.

2) L’Archivista Generale è nominato dal Superiore Generale, sentito il parere del consiglio generale, per curare l’Archivio centrale della Congregazione. Abbia i requisiti necessari per lo svolgimento del compito affidato.

Raccomandazioni:

1. Si raccomanda che in ogni comunità ci sia la lettura costante delle costituzioni per un progressivo miglioramento di comprensione e osservanza.

2. Ci sia una ristampa delle costituzioni e del direttorio aggiornata in tutte le lingue parlate in congregazione.

Linea guida

1. Si suggerisce che tutte le decisioni prese dalle autorità competenti, siano conformi alle costituzioni, al direttorio e alle ordinanze capitolare.


ENGLISH. V CAPITULARY COMMISSION

“Updates to be made to the Constitutions and the Directory based on the indications that emerged in the discussions of the Capitular Assembly and the responses to the questionnaires from around the world.”

COMPOSITION OF THE COMMISSION

– Fr. Antonio Saturno, President 

– Fr. Ludovico Caputo 

– Fr. Salvatore Russolillo 

– Fr. Costantino Liberti 

– Fr. Giovanni Mammana 

– Fr. Giuseppe Ferrara 

– Fr. Celso Acuna Pizarro 

– Fr. Jeffery Nwoke 

– Fr. Benedict Oguh 

1. Election of Delegates for the XVII General Chapter 

After extensive discussions, the commission reached the following two proposals regarding the election of delegates for the upcoming XVII General Chapter:

1. For homogeneous representation at the chapter, it is proposed that:

   – In the election of delegates for the XVII General Chapter, the ratio will be one delegate for every 15 perpetually professed members or a fraction of 15 starting from 8.

2. Small communities that do not reach the minimum number of 8 confreres could be grouped by the General Council, before convening the new chapter, following a geographical criterion.

Proposed Amendments to the Articles:

Art. 7 

Imitating the mercy of the Good Shepherd, the Society strives for the rehabilitation in divine love of those who have abandoned the priesthood and consecrated life, and it accompanies those who, due to human frailty, have strayed from their vocational path.

Art. 8 

The Holy Church, the Holy Family, and the Divine Trinity are the center and axis of the Society of Divine Vocations. The Vocationist works in the Church, with the Church, and for the Church, and imitates the Holy Family in the relationships of soul-child, soul-spouse, and soul-mother of God Trinity. 

The Vocationist honors Mary, the Mother of Jesus, as the heavenly superior. He consults her in prayer, as “the authority of the Society of Divine Vocations,” to better fulfill the Lord’s will (cf. John 2:5).

Art. 124 

The Congregation is structured as follows: Central Government, Provinces, Quasi-Provinces, Regional Delegations, missions, and local communities. 

– The Central Government is presided over by the General Director, assisted by his Council. The members are elected by the General Chapter. 

– Each Province is governed by a Provincial Director and his council, according to universal and proper law. 

– The Quasi-Province is similar to the Province. It is governed by a religious appointed by the General Director after prior consultation. He acts as a Provincial according to established norms and is also assisted by a council. It is governed according to special statutes. 

– Each Regional Delegation, an initial structure for the establishment of other structures mentioned above, is governed by a Regional Delegate and his council, appointed after prior consultation by a Major Director, according to special statutes. 

– A mission is understood as one or more newly founded communities present in a new geographical reality that depend directly on the General Directorate or the Province from which it was founded. 

Art. 130 

1. The ex officio members are: the General Director, the General Councilors, the Provincial Directors, the former Generals only in the General Chapter following the expiration of their mandate, the quasi-provincials, the regional delegates appointed by the General Director, and the Procurator General. The ex officio members cannot exceed one-third of the chapter participants.

Art. 132 

The decisions taken in the General Chapter remain in effect until the next chapter is held. 

A simple literary correction is requested for this article.

Art. 138 

The General Director, except as determined by the rescript of Pope Francis regarding the derogation of can. 588 §2 of the CIC dated May 18, 2022, must be a religious who has reached the age of forty and has ten years of perpetual profession.

Art. 144 

The councilors are six: the Vicar General, the Assistant for Parishes, the Assistant for Formation, the Assistant for Missions, the Secretary, and the Treasurer. All councilors must be at least thirty-five years old and have five years of perpetual profession.

Art. 146 

The Procurator General to the Holy See is responsible for dealing, under the General Director, with the Roman Dicasteries on matters concerning the entire Congregation, its houses, and its religious members.

Art. 147 

c. 3 The General Director receives the votes of the religious members personally or through a delegate, except for the right of Provincial Directors or other competent structures.

Art. 154 

The office of the General Secretary is to record the minutes of the General Council meetings, draft official acts that will be signed together with the General Director, letters, and acts. He is responsible for faithfully keeping all the documents of the Congregation in the archive. In the delicate service of preserving the Acts, there must be an understanding with the Archivist.

Art. 164 

The Provincial Chapter is composed of ex officio members and elected members. 

1. The ex officio members are the Provincial Director and the Provincial Councilors. 

2. Elected members are all regularly elected ascribed members by the religious of the Province. 

3. All religious with perpetual vows ascribed to the Province have active and passive voice. 

4. The ascription takes place in agreement between the General Director and the Provincial Director. The reason for the ascription of a religious to the province and the duration of their stay in it must be highlighted in the ascription decree. Once the specified period has ended, the religious returns to their community of origin.

Art. 167 

The Provincial Director, as a bond of communion in the province, exercises his mandate in religious collaboration with the General Director. He animates the communities of the province in their religious and apostolic dimensions, striving to keep them open and sensitive to the needs of the entire congregation and the Church.

Art. 168 

The Provincial Director, except as determined by the rescript of Pope Francis regarding the derogation of can. 588 §2 of the CIC dated May 18, 2022, must be a religious with perpetual vows and five years of perpetual profession. Once confirmed by the General Director, the elected Provincial Director makes his profession of faith; he holds office for four years and can be re-elected only for a second consecutive four-year term.

Art. 179 

The Local Director must be a religious with perpetual vows according to the Directory, exemplary in the practice of religious life, and, if possible, experienced in administrative matters. He serves for three years and may be confirmed by the Major Director for a second three-year term. Exceptionally, the Director, with the consent of his council, may reconfirm him for a third three-year term.

Art. 183 

The legal representation of the Congregation in each nation should preferably be entrusted to a trustworthy religious who meets the requirements of local law.

New Articles to be Included in the Directory:

1. The Postulator General should be a perpetually professed religious or a layperson with the necessary qualifications, proposed by the Superior General, with the consent of his council, to the Dicastery for the Causes of Saints for the necessary *Nihil Obstat*. He diligently and professionally handles the Congregation’s canonization causes.

2. The General Archivist is appointed by the Superior General, with the advice of the General Council, to oversee the central Archive of the Congregation. He should have the necessary qualifications for the task entrusted to him.

Recommendations:

1. It is recommended that in every community there be constant reading of the Constitutions for a progressive improvement in understanding and observance.

2. There should be a reprint of the Constitutions and the updated Directory in all the languages spoken in the congregation.

Guideline:

1. It is suggested that all decisions taken by the competent authorities be in conformity with the Constitutions, the Directory, and the Capitular ordinances.


ESPANOL. V COMISIÓN CAPITULAR

“Actualizaciones a las constituciones y al directorio con base en las indicaciones surgidas de las discusiones de la asamblea capitular y de las respuestas a los cuestionarios de todo el mundo.”

COMPOSICIÓN DE LA COMISIÓN

– DON ANTONIO SATURNO, Presidente

– DON LUDOVICO CAPUTO

– DON SALVATORE RUSSOLILLO

– DON COSTANTINO LIBERTI

– DON GIOVANNI MAMMANA

– DON GIUSEPPE FERRARA

– DON CELSO ACUÑA PIZARRO

– DON JEFFERY NWOKE

– DON BENEDICT OGUH

1. La comisión, tras un largo debate, llega a las siguientes dos propuestas sobre la elección de los delegados para el próximo XVII Capítulo General:

Para una representación homogénea en la celebración del capítulo, es conveniente:

1. En la elección de los delegados al XVII Capítulo General, la proporción será de un delegado por cada 15 profesos perpetuos o fracción de 15 a partir de 8.

2. Las pequeñas comunidades que no alcancen el número mínimo de 8 hermanos podrían ser agrupadas por el consejo general antes de convocar el nuevo capítulo, siguiendo un criterio geográfico.

La comisión propone la modificación de los siguientes artículos:

Art. 7: Imitando la misericordia del Buen Pastor, se orienta a la rehabilitación en el amor divino de aquellos que han abandonado el sacerdocio y la vida consagrada, y acompaña a aquellos que, por la fragilidad de la persona humana, se han desviado en su camino vocacional.

Art. 8: La Santa Iglesia, la Sagrada Familia y la Santísima Trinidad son el centro y eje de la Sociedad de las Divinas Vocaciones. El vocacionista trabaja en la Iglesia, con la Iglesia y para la Iglesia, e imita a la Sagrada Familia en las relaciones del alma como hija, alma esposa, alma madre de Dios Trinidad. 

El vocacionista honra a María, madre de Jesús, como superiora celestial. La consulta en la oración, como “autoridad de la Sociedad de las Divinas Vocaciones”, para cumplir mejor la voluntad del Señor (Cf. Jn 2,5).

Art. 124: La Congregación está estructurada de la siguiente manera: Gobierno Central, Provincias, Cuasi Provincias, Delegaciones Regionales, Misiones y Comunidades Locales. 

– El Gobierno Central está presidido por el Director General, asistido por su Consejo. Los miembros son elegidos por el Capítulo General.

– Cada Provincia está gobernada por un Director Provincial y su consejo, de acuerdo con el derecho universal y propio.

– La Cuasi Provincia es similar a la Provincia. Está gobernada por un religioso nombrado por el Director General, tras una consulta previa. Actúa como un Provincial según las normas establecidas. También cuenta con un consejo y se rige por estatutos especiales.

– Cada Delegación Regional, estructura inicial con vistas a la creación de otras estructuras mencionadas, está gobernada, conforme a estatutos especiales, por un delegado regional y su consejo, nombrados, tras consulta previa, por un Director Mayor.

– Se entiende por misión una o más comunidades de nueva fundación presentes en una nueva realidad geográfica que dependen directamente de la dirección general o de la provincia de la cual fue fundada.

No todos los miembros están de acuerdo con la existencia de la cuasi provincia. Se solicita que, si se cumplen los requisitos establecidos por las constituciones, se pase de delegación a provincia.

Art. 130.1: Los miembros por derecho son: el Director General, los consejeros generales, los Directores Provinciales, los ex generales solo en el capítulo general que sigue al término de su mandato, los cuasi provinciales, los delegados regionales nombrados por el Director General y el procurador general. Los miembros por derecho no pueden superar un tercio de los participantes en el capítulo.

Art. 132: Las deliberaciones adoptadas en el capítulo general permanecen en vigor hasta la celebración del siguiente capítulo. 

Solo se solicita una corrección literaria a este artículo.

Art. 138: El Director General, salvo lo que determine el rescripto del Santo Padre Francisco sobre la derogación del can. 588 & 2 del CIC del 18 de mayo de 2022, es un religioso que haya cumplido los cuarenta años de edad y diez de profesión perpetua.

Art. 144: Los consejeros son seis: el vicario general, el asistente de parroquias, el asistente de formación, el asistente de misiones, el secretario y el ecónomo. Todos los consejeros deben tener al menos treinta y cinco años de edad y cinco de profesión perpetua.

Art. 146: El Procurador General ante la Santa Sede tiene la tarea de tratar, bajo la dependencia del Director General, con los Dicasterios romanos los asuntos de toda la Congregación, de las casas y de los religiosos.

Art. 147.c3: El Director General recibe los votos de los religiosos personalmente o a través de un delegado, salvo el derecho de los Directores Provinciales u otras estructuras que tienen competencia.

Art. 154: El secretario general tiene la tarea de redactar las actas de las reuniones del consejo general, redactar los actos oficiales que firmará junto con el Director General, cartas y actas. Es su deber redactar y conservar fielmente en el archivo todos los documentos de la congregación. En el delicado servicio de conservación de los Actos, debe haber un acuerdo con el Archivista.

Art. 164: El capítulo provincial está compuesto por miembros de derecho y miembros delegados. 

1. Son miembros de derecho: el Director Provincial y los consejeros provinciales; 

2. son delegados todos los miembros adscritos y regularmente elegidos por los religiosos de la provincia; 

3. tienen voz activa y pasiva todos los religiosos de votos perpetuos adscritos a la provincia; 

4. La adscripción se realiza en acuerdo entre el Director General y el Director Provincial. En el decreto de adscripción deben resaltarse: el motivo por el cual se realiza la adscripción de un religioso a la provincia y el tiempo de permanencia en ella. Concluido el periodo establecido, el religioso regresa a su comunidad de origen.

Art. 167: El Director Provincial, vínculo de comunión en la provincia, ejerce su mandato en colaboración religiosa con el Director General, anima las comunidades de la provincia en su dimensión religiosa y apostólica, esforzándose por mantenerlas abiertas y sensibles a las necesidades de toda la congregación y de la Iglesia.

Art. 168: El Director Provincial, salvo lo que determine el rescripto del Santo Padre Francisco sobre la derogación del can. 588 & 2 del CIC del 18 de mayo de 2022, es un religioso de votos perpetuos y cinco de profesión perpetua. El elegido, una vez confirmado por el Director General, emite su profesión de fe; dura en el cargo cuatro años y puede ser reelegido solo por un segundo cuatrienio consecutivo.

Art. 179: El Director Local debe ser un religioso de votos perpetuos conforme al Directorio, ejemplar en la práctica de la vida religiosa y, preferiblemente, experto en el manejo de asuntos administrativos. Su mandato es de tres años y puede ser confirmado por el Director Mayor para un segundo trienio. Excepcionalmente, el Director con el consentimiento de su consejo puede reconfirmarlo para un tercer trienio.

Art. 183: La representación legal de la Congregación en cada nación debe ser confiada preferentemente a un religioso de confianza que cumpla con los requisitos exigidos por la ley local.

Nuevos artículos para ser incluidos en el Directorio:

1) El Postulador General debe ser un religioso perpetuo o un laico, con los requisitos necesarios, que el Superior General, con el consentimiento de su consejo, propone al Dicasterio de las Causas de los Santos para el necesario *Nulla Osta*. Él cuida, con dedicación y profesionalismo, las causas de canonización de la Congregación.

2) El Archivista General es nombrado por el Superior General, previo parecer del consejo general, para cuidar el Archivo Central de la Congregación. Debe contar con los requisitos necesarios para la tarea encomendada.

Recomendaciones:

1. Se recomienda que en cada comunidad se realice la lectura constante de las constituciones para una mejora progresiva en su comprensión y observancia.

2. Se realice una reimpresión de las constituciones y del directorio actualizada en todos los idiomas hablados en la congregación.

Línea Guía

1. Se sugiere que todas las decisiones tomadas por las autoridades competentes estén conformes a las constituciones, al directorio y a las ordenanzas capitulares.


PORTUGUES. V COMISSÃO CAPITULAR 

“Atualizações a serem feitas na Constituição e no Diretório com base nas indicações surgidas nas discussões da assembleia capitular e nas respostas aos questionários de todo o mundo.

COMPOSIÇÃO DA COMISSÃO:

1) PE. ANTÔNIO SATURNO (presidente) 

2) PE. LUDOVICO CAPUTO 

3) PE. SALVATORE RUSSOLILLO 

4) PE. COSTANTINO LIBERTI 

5) PE. GIOVANNI MAMMANA 

6) PE. GIUSEPPE FERRARA 

7) PE. CELSO ACUÑA PIZARRO 

8) PE. JEFFERY NWOKE 

9) PE. BENEDICT OGUH 

1. A comissão, a este ponto, após um longo debate, chegou a estas duas propostas acerca da eleição dos delegados para o próximo XVII Capítulo Geral: 

Para uma representação homogênea na celebração do Capítulo, é oportuno: 

1. na eleição dos delegados para o XVII Capítulo Geral, a proporção será de um delegado para cada 15 professos perpétuos ou na fração de 15 a partir de 8. 

2. As pequenas comunidades que não atingirem o número mínimo de 8 confrades podem ser agrupadas pelo Conselho Geral, antes da convocação do novo Capítulo, seguindo o critério geográfico.

A comissão propõe a alteração dos seguintes artigos: 

Art. 7: Imitando a misericórdia do Bom Pastor, tende a reabilitação no amor divino daqueles que abandonaram o sacerdócio e a vida consagrada e acompanha aqueles que, pela fragilidade da pessoa humana, se desviaram em sua caminhada vocacional. 

Art. 8: A Santa Igreja, a Sagrada Família e a Santíssima Trindade são o centro e eixo da Sociedade das Divinas Vocações. O vocacionista trabalha na Igreja, com a Igreja e para a Igreja, e imita a Sagrada Família nas relações de alma-filha, alma-esposa, alma-mãe de Deus Trindade. 

O Vocacionista honra Maria, mãe de Jesus, como celeste superiora. Ele a consulta em oração, enquanto “autoridade da Sociedade Divinas Vocações”, para melhor cumprir a vontade do Senhor (Cf. Jo 2,5).

Art. 124: A Congregação é estruturada assim: Governo Central, Províncias, Quase-Províncias, Delegações Regionais, Missões e Comunidades Locais. 

– O Governo central é presidido pelo Diretor Geral, coadjuvado pelo seu Conselho. Os membros são eleitos pelo Capítulo Geral. 

– Cada Província é regida por um Diretor Provincial e seu Conselho, conforme o direito universal e próprio. 

– A Quase-Província é similar à Província. É regido por um religioso, nomeado pelo Diretor Geral, após consulta prévia. Ele atua como um Provincial segundo as normas estabelecidas. Também é coadjuvado por um Conselho. É regulamentada conforme a Estatutos especiais. 

– Cada Delegação regional, estrutura inicial visando a Constituição das demais estruturas mencionadas acima, é regida, conforme estatutos especiais, por um delegado regional e seu Conselho, nomeados, após consulta prévia, por um Diretor Maior. 

– quanto à Missão, entende-se por uma ou mais comunidades de nova fundação presentes em uma nova realidade geográfica, que dependem diretamente da direção geral ou da província por quem foram fundadas. 

Nem todos os membros concordam com a existência da Quase-Província. Solicita-se que, caso atendam os requisitos da Constituição, passa-se de delegação para província.

Art. 130.1: Os membros de direito são: o Diretor Geral, os Conselheiros Gerais, os Diretores provinciais, os ex-Diretores Gerais apenas no capítulo geral subsequente ao término do mandato, os quase-provinciais, os delegados regionais nomeados pelo Diretor Geral e o Procurador Geral. Os membros de direito não podem exceder um terço dos participantes do capítulo.

Art. 132: As deliberações tomadas neste capítulo geral permanecem em vigor até a celebração do próximo capítulo. 

Neste artigo, é solicitada apenas uma correção linguística.

Art. 138: O Diretor Geral, salvo quanto determina o texto do Santo Padre Francisco sobre a derrogação ao can. 588 §2 do CIC de 18 de maio de 2022, é um religioso que tenha completado quarenta anos de idade e dez de profissão perpétua.

Art. 144: Os Conselheiros são seis: o vigário geral, o assistente das paróquias, o assistente da formação, o assistente das missões, o secretário e o ecônomo. Todos os Conselheiros devem ter pelo menos trinta e cinco anos de idade e cinco de profissão perpétua.

Art. 146: O Procurador Geral junto à Santa Sé tem a função de tratar, sob a dependência do Diretor Geral, com os Dicastérios romanos dos assuntos de toda a Congregação, das casas e dos religiosos.

Art. 147: O Diretor Geral

c.3 recebe os votos dos religiosos pessoalmente ou por meio de um delegado, salvo o direito dos Diretores Provinciais ou de outras estruturas que têm a competência de tal.

Art. 154: A ofício do secretário geral é redigir as atas das reuniões do Conselho Geral, redigir os documentos oficiais que assinará junto com o Diretor Geral, cartas e documentos. É sua responsabilidade arquivar e guardar fielmente no arquivo todos os documentos da Congregação. No delicado serviço de conservação dos Documentos, haja acordo com o Arquivista.

Art. 164: O capítulo provincial é composto por membros de direito e por membros delegados. 

1. São membros de direito: o Diretor Provincial e os Conselheiros Provinciais; 

2. São delegados todos os membros adscritos e regularmente eleitos pelos religiosos da província; 

3. Têm voz ativa e passiva todos os religiosos de votos perpétuos adscritos na província

4. A adscrição é feita de comum acordo entre o Diretor Geral e o Diretor Provincial. No decreto de adscrição, sejam evidenciados: o motivo pelo qual foi feita a adscrição do religioso na província e o tempo de permanência nela. Terminado o período estabelecido, o religioso retorna à sua comunidade de origem.

Art. 167: O Diretor Provincial, vínculo de comunhão na província, exerce seu mandato em colaboração religiosa com o Diretor Geral, anima as comunidades da província em sua dimensão religiosa e apostólica, esforçando-se para mantê-las abertas e sensíveis às necessidades de Congregação inteira e da Igreja.

Art. 168: O Diretor Provincial, salvo quanto determina o escrito do Santo Padre Francisco sobre a derrogação ao can. 588 & 2 do CIC de 18 de maio de 2022, é um religioso de votos perpétuos, e cinco anos de profissão perpétua. O eleito, uma vez confirmado pelo Diretor Geral, faz sua profissão de fé; exerce o cargo por quatro anos e pode ser reeleito apenas para um segundo mandato consecutivo de quatro anos.

Art. 179: O Diretor Local deve ser um religioso de votos perpétuos conforme o Diretório, edificante na prática da vida religiosa e, se possível, entendido na gestão de assuntos administrativos. Exerce o cargo por três anos e pode ser confirmado pelo Diretor Maior para um segundo triênio. Excepcionalmente, o Diretor, com o consentimento de seu Conselho, pode reconfirmá-lo para um terceiro triênio.

Art. 183: A representação legal da Congregação em cada nação deve ser preferencialmente confiada a um religioso de confiança que tenha os requisitos exigidos pela lei local.

Novos artigos para poder inserir no Diretório:

1. O Postulador Geral deve ser um religioso perpétuo ou um leigo com os requisitos necessários, que o Superior Geral, com o consentimento de seu Conselho, propõe ao Dicastério das Causas dos Santos para o necessário “Nulla Osta”. Ele cuida, com dedicação e profissionalismo, das causas de canonização da Congregação. 

2. O Arquivista Geral é nomeado pelo Superior Geral, ouvido o parecer do Conselho Geral, para cuidar do Arquivo central da Congregação. Tenha os requisitos necessários para o cumprimento da função confiada.

Recomendações:  

1. Recomenda-se que em cada comunidade haja uma leitura constante da Constituição para um melhor progresso no entendimento e na observância. 

2. Haja uma reimpressão da Constituição e do Diretório atualizado em todas as línguas faladas na Congregação.

Linha-diretriz: 

1. Sugere-se que todas as decisões tomadas pelas autoridades competentes estejam em conformidade com a Constituição, com o Diretório e com as ordenanças capitulares.