ITALIANO. TERZA COMMISSIONE CAPITOLARE
Il vocazionario al servizio del discernimento, della formazione e della carità vocazionale
P. Anthony Ezebuiro Presidente
P. Paschal Ezeani Segretario
P. Paul Ihunze Membro
P. Jose Carlos Lima Membro
P. Stephen Ehiahuruike Membro
P. Alan Tony Ookken Membro
Preambolo
Il VOCAZIONARIO rimane il campo d’azione più caratteristico e più speciale della Congregazione, dove accogliamo e formiamo gratuitamente, sia spiritualmente che accademicamente, tutti coloro che mostrano segni di vocazione ma non sono ancora ben orientati verso il seminario o qualsiasi istituto di vita consacrata (cfr. Cons. Art. 12-13).
Per vocazione intendiamo la chiamata alla vita religiosa, la chiamata alla vita sacerdotale, la chiamata alla vita matrimoniale, la chiamata alla vita celibe e così via. Il Vocazionario è uno stile di vita dei Vocazionisti che si riflette nei nostri vari apostolati – parrocchie, case di formazione, istituti e missioni – e che tiene conto delle esigenze del nostro tempo.
Sapendo che il Vocazionario non si limita a un luogo fisico, ma è un mezzo per relazionarsi e interagire con le persone; che incorpora i social media. Le azioni del vocazionario includono: accoglienza, disponibilità, ascolto e discernimento.
L’accoglienza della vocazione dovrebbe essere fonte di grande felicità e gioia per ogni vocazionista, poiché è un’azione che ci appartiene in modo particolare. Pertanto, dovremmo sempre aprire i nostri cuori e le nostre mani e mostrare interesse per le persone che si rivolgono a noi.
La disponibilità è molto importante per essere sempre presenti. Questo non si limita alla presenza fisica, ma anche spirituale, umana, sociale e digitale. In questo modo, il vocazionista può essere sempre raggiungibile. Essere disponibili è un’indicazione della nostra disponibilità ad accogliere e coltivare le vocazioni.
L’ascolto è la chiave di una relazione e di una comunicazione sana. Pertanto, ogni vocazionista dovrebbe essere disposto ad ascoltare gli altri, soprattutto coloro che si rivolgono a noi per il discernimento.
Il discernimento è la capacità di accompagnare qualcuno verso la comprensione di sé stesso nella realizzazione della propria vocazione. L’accompagnamento non si limita al desiderio di diventare religioso/sacerdote, o sacerdote diocesano, ma include i laici.
L’accompagnamento vocazionale al servizio del discernimento non si limita alla presenza fisica. Immaginiamo anche un vocazionario in cui possiamo andare in digitale – discernimento online; dove possiamo progettare un programma che le persone possono seguire online per essere soddisfatte e completare la loro ricerca nell’attualizzazione delle loro vocazioni.
Pertanto, proponiamo le seguenti linee guida, ordinanze, mozioni e raccomandazioni all’esame di questa nobile Assemblea:
Linee guida:
1. Tenendo presente che il discernimento è peculiare dell’identità vocazionale (cfr. Discorso di Sua Santità Papa Francesco ai vari Capitoli religiosi, 12 agosto 2024). La vocazionista, nelle sue diverse realtà, dovrebbe mettere in pratica concretamente l’abitudine di coinvolgere nel processo di discernimento vocazionale esperti (laici) del comportamento umano, consiglieri, psicologi, ecc.
2. Ogni trasferimento di un religioso da una comunità/missione a un’altra deve essere accompagnato da una relazione/registro individuale.
3. Considerando l’alto tasso di abuso dell’uso dei social media nel mondo e le sue implicazioni negative per la vita religiosa, ci dovrebbe essere una formazione continua sul loro uso in ogni Vocazione.
4. Si raccomanda di continuare con la linea guida numero uno del XV Capitolo generale.
Ordinanze:
1. Ogni Maestro dei Novizi Vocazionisti deve essere ben preparato. Deve avere una specializzazione nell’area della formazione, una conoscenza pratica della lingua italiana e almeno un anno di visita in Italia per conoscere la Fondazione della Congregazione.
2. L’attuazione dell’articolo 7 della Costituzione deve essere considerata un’esigenza. Si dovrebbe realizzare un centro di accoglienza e cura delle vocazioni in crisi. La Congregazione dovrebbe investire nella preparazione e nella formazione di esperti vocazionisti che si prendano cura delle persone in crisi all’interno e all’esterno della Congregazione.
3. Nello spirito del Vocazionario esterno, una pagina del sito web dei Vocazionisti dovrebbe essere dedicata a un Discernimento/Formazione online (corsi vocazionali, scritti di P. Justin) con Vocazionisti preparati per il programma.
Mozioni:
1. Dato che la vocazione non è limitata a un luogo fisico; considerando i segni del tempo, la vocazionista nel suo programma di discernimento vocazionale dovrebbe abbracciare il mondo digitale (Facebook, Instagram, Tit talk, ecc.). È necessario creare servizi di discernimento online che includano seminari, conferenze, corsi vocazionali, consulenza, insegnamenti e spiritualità di San Giustino.
2. Considerando l’alto tasso di richieste di esclaustrazione dalla Congregazione, si raccomanda ai Superiori di prestare maggiore attenzione alle lamentele iniziali dei confratelli. Le visite canoniche annuali alle comunità non dovrebbero essere omesse.
3. Dovrebbe far parte del discernimento vocazionale la possibilità di visitare le famiglie dei candidati prima o durante il Noviziato, per creare una sinergia tra la famiglia e il Vocazionario.
Raccomandazioni:
1. Raccomandiamo che ogni presenza vocazionale rimanga un luogo e una presenza vocazionale dove si coltivano le vocazioni. Ogni viceparroco vocazionista dovrebbe avere tra le sue responsabilità l’insegnamento del catechismo, l’organizzazione del gruppo di laici (Amici di don Giustino), la moderazione dell’apostolato giovanile e così via.
2. Ogni sacerdote vocazionista dovrebbe essere coinvolto negli animatori vocazionali delle diocesi in cui presta servizio/lavoro.
3. In ogni luogo di apostolato dei Vocazionisti dovrebbe esserci una scritta VOCATIONARY visibile a tutti.
4. Dato che tutti i luoghi di apostolato vocazionale sono vocazionali, il discernimento vocazionale diventa di primaria importanza. Un religioso deve essere dedito all’accoglienza, all’ascolto e disponibile ad assistere le persone.
5. Lo studio dell’Opera Omnia (opera di P. Giustino) dovrebbe essere enfatizzato durante la formazione. Prima dell’ordinazione si dovrebbe incoraggiare la specializzazione in diversi campi di studio.
6. Si raccomanda di prestare maggiore attenzione al benessere degli studenti/formatori in ambito vocazionale.
7. Si raccomanda di collaborare con altre istituzioni religiose che condividono con noi un carisma simile.
8. L’animazione vocazionale deve essere incoraggiata come parte del percorso vocazionale esterno, che comprende seminari, workshop e conferenze per i giovani, tenendo conto delle diverse fasce d’età.
ENGLISH. THIRD CAPITULAR COMMISSION
The Vocationary at the service of Discernment, Formation, and Vocationary Charity
P. Anthony Ezebuiro President
P. Paschal Ezeani Secretary
P. Paul Ihunze Member
P. Jose Carlos Lima Member
P. Stephen Ehiahuruike Member
P. Alan Tony Ookken Member
Preamble
The VOCATIONARY remains the Congregation’s most characteristic and its most special field work of action where we welcome and form both spiritually and academically free of charge all those who show signs of vocation but not yet well oriented about the seminary or any institute of consecrated life (cf. Consti. Art. 12-13).
By vocation, we mean a call to religious life, a call to priestly life, a call to married life, and a call to single life and so on. These are summarised by the Vocation to life and sanctity, putting into consideration the exigencies of our time, the Vocationary is a way of life of the Vocationists as it reflects in our various apostolates – parishes, formation houses, institutes, and missions.
Knowing that the Vocationary is not limited to a physical place, but a means of relating and interacting with people which incorporate the social media. The actions of the Vocationary include; Welcoming, Availability, Listening, and Discernment.
Welcoming vocation should be a source of great happiness and joy to every Vocationist since it is an action that is particularly to us. Hence, we should always open our hearts, and hands, and show interest in the person(s) that have come to us.
Availability is very important to be always present. This is not limited to physical presence but also spiritually, humanly, socially and digitally. By this, the Vocationist can always be reachable. To be available is an indication of our readiness to welcome and nurture vocations.
Listening is a key to a healthy relationship and communication. Hence, every Vocationist should be disposed to listening to others especially those who come to us for discernment.
Discernment is the ability to accompany someone towards the understanding of oneself in actualising one’s vocation. The accompaniment is not limited to the desire to become a religious/priest, or a diocesan priest but it includes the laity.
Vocationary at the service of discernment is not limited to physical presence. We also envision a Vocationary where we can go digitally – online discernment; where we can design a programme for people to follow online and be fulfilled and complete their quest in actualising their vocations.
Hence, we propose the following guidelines, ordinances, motions and recommendations for the consideration of this noble Assembly:
Guidelines
- Bearing in mind that discernment is peculiar to the Vocationist identity (cf. Address of His Holiness Pope Francis to various Religious Chapters, 12 August 2024). The Vocationist in all her various realities should put in concrete practice a habit of involving experts (Lay people) on human behaviour, Counsellors, and psychologists, etcetera in the process of vocation discernment.
- Every transfer of the religious from one community/mission to another should be accompanied by the individual’s report/record.
- Considering the high rate of abuse of the use of the social media in the world and its negative implication to religious life, there should be a continuous education on its use in every Vocationary.
- It is recommended to continue with the number one guideline of the XV General Chapter.
Ordinances
- Every Vocationists’ Novice Master should be well prepared. He should have a specialisation in the area of formation; a practical knowledge of Italian language and at least one year visit to Italy to get acquainted with the Foundation of the Congregation.
- The implementation of Article 7 of the Constitution should be considered as an exigence. A center for welcoming and taking care of vocations in crisis should be realised. The Congregation should invest in the preparation and training of Vocationists experts who will take care of those in crisis within and outside the Congregation.
- In the spirit of the external Vocationary, a page on the Vocationist website should be dedicated to an Online Discernment/Formation (Vocational courses, writings of Fr Justin) with Vocationist prepared for the programme.
Motions
- Given that Vocationary is not limited to a physical place; considering the signs of time, the Vocationist in her vocation discernment programme should embrace the digital world (Facebook, Instagram, Tit talk, etcetera). There is need to create online discernment services which include seminar, conferences, vocational courses, counselling, teachings and spirituality of St Justin.
- Considering the high rate of application for exclaustration from the Congregation; it is recommended that the Superiors should give more attention to the initial complaints of the confreres. Yearly canonical visits to the communities should not be omitted.
- It should be part of vocation discernment where it is possible to visit the families of intending candidates before or during Novitiates to create a synergy between the family and the Vocationary.
Recommendations
- We recommend that every Vocationists presence remains a place and presence of a Vocationary where vocations are nurtured. Every Vocationist assistant parish priests should have it as part of his responsibility to teach catechism, organise the lay group (Friends of Fr Justin), moderate the youth apostolate and so on.
- Every Vocationist priests should be involved in the diocesans’ vocation animators where we serve/work.
- In every Vocationists’ places of apostolate, there should be an inscription VOCATIONARY visible to all.
- Given that all the Vocationist places of apostolate is a Vocationary, vocation discernment becomes paramount. A religious should be dedicated to welcoming, listening and available to attending to people.
- The study of the Opera Omnia (Fr Justin’s work) should be emphasised during formation. Specialisation in different fields of study should be encouraged before ordination.
- It is recommended to put more attention to the welfare of the students/formators in the Vocationary.
- It is recommended to collaborate with other religious institutions that share similar charism with us.
- Vocation animation should be encouraged as part of external Vocationary which includes; seminars, workshops, and conferences for the youth putting into consideration the various age bracket.
Thank you for your attention.
ESPANOL. TERCERA COMISIÓN CAPITULAR
El vocacionario al servicio del discernimiento, la formación y la caridad vocacional
P. Anthony Ezebuiro Presidente
P. Paschal Ezeani Secretario
P. Paul Ihunze Miembro
P. Jose Carlos Lima Miembro
P. Stephen Ehiahuruike Miembro
P. Alan Tony Ookken Miembro
Preámbulo
El VOCACIONARIO sigue siendo el campo de acción más característico y especial de la Congregación, donde acogemos y formamos gratuitamente, tanto espiritual como académicamente, a todos aquellos que muestran signos de vocación pero aún no están bien orientados hacia el seminario o cualquier instituto de vida consagrada (cf. Cons. Art. 12-13).
Por vocación entendemos la llamada a la vida religiosa, la llamada a la vida sacerdotal, la llamada a la vida matrimonial, la llamada a la vida célibe, entre otras. El Vocacionario es un estilo de vida de los Vocacionistas que se refleja en nuestros diversos apostolados – parroquias, casas de formación, institutos y misiones – y que tiene en cuenta las exigencias de nuestro tiempo.
Sabiendo que el Vocacionario no se limita a un lugar físico, sino que es un medio para relacionarse e interactuar con las personas, incorporando también las redes sociales. Las acciones del vocacionario incluyen: acogida, disponibilidad, escucha y discernimiento.
La acogida de la vocación debe ser fuente de gran felicidad y alegría para cada vocacionista, ya que es una acción que nos pertenece de manera especial. Por lo tanto, siempre debemos abrir nuestros corazones y nuestras manos y mostrar interés por las personas que se acercan a nosotros.
La disponibilidad es muy importante para estar siempre presentes. Esto no se limita a la presencia física, sino también espiritual, humana, social y digital. De esta manera, el vocacionista puede ser siempre accesible. Estar disponible es una indicación de nuestra disposición a acoger y cultivar las vocaciones.
La escucha es clave para una relación y comunicación saludables. Por lo tanto, cada vocacionista debe estar dispuesto a escuchar a los demás, especialmente a aquellos que se acercan a nosotros en busca de discernimiento.
El discernimiento es la capacidad de acompañar a alguien en la comprensión de sí mismo en la realización de su vocación. El acompañamiento no se limita al deseo de convertirse en religioso/sacerdote o sacerdote diocesano, sino que incluye a los laicos.
El acompañamiento vocacional al servicio del discernimiento no se limita a la presencia física. Imaginamos también un vocacionario en el que podamos ir en digital – discernimiento en línea; donde podamos diseñar un programa que las personas puedan seguir en línea para satisfacer y completar su búsqueda en la realización de sus vocaciones.
Por lo tanto, proponemos las siguientes directrices, ordenanzas, mociones y recomendaciones para la consideración de esta noble Asamblea:
Directrices:
1. Teniendo en cuenta que el discernimiento es peculiar de la identidad vocacional (cf. Discurso de Su Santidad el Papa Francisco a los diversos Capítulos religiosos, 12 de agosto de 2024). El vocacionista, en sus diversas realidades, debería poner en práctica concretamente el hábito de involucrar en el proceso de discernimiento vocacional a expertos (laicos) en comportamiento humano, consejeros, psicólogos, etc.
2. Todo traslado de un religioso de una comunidad/misión a otra debe ir acompañado de un informe/registro individual.
3. Considerando el alto índice de abuso del uso de redes sociales en el mundo y sus implicaciones negativas para la vida religiosa, debe haber una formación continua sobre su uso en cada Vocación.
4. Se recomienda continuar con la directriz número uno del XV Capítulo General.
Ordenanzas:
1. Cada Maestro de Novicios Vocacionistas debe estar bien preparado. Debe tener una especialización en el área de la formación, un conocimiento práctico del idioma italiano y al menos un año de visita en Italia para conocer la Fundación de la Congregación.
2. La implementación del artículo 7 de la Constitución debe considerarse una necesidad. Se debería establecer un centro de acogida y cuidado de vocaciones en crisis. La Congregación debería invertir en la preparación y formación de expertos vocacionistas que cuiden de las personas en crisis tanto dentro como fuera de la Congregación.
3. En el espíritu del Vocacionario externo, una página del sitio web de los Vocacionistas debería estar dedicada a un Discernimiento/Formación en línea (cursos vocacionales, escritos del P. Justino) con vocacionistas preparados para el programa.
Mociones:
1. Dado que la vocación no se limita a un lugar físico, y considerando los signos de los tiempos, el vocacionista en su programa de discernimiento vocacional debería abrazar el mundo digital (Facebook, Instagram, TikTok, etc.). Es necesario crear servicios de discernimiento en línea que incluyan seminarios, conferencias, cursos vocacionales, consejería, enseñanzas y espiritualidad de San Justino.
2. Considerando el alto índice de solicitudes de exclaustración de la Congregación, se recomienda a los Superiores que presten mayor atención a las quejas iniciales de los confraternos. No se deben omitir las visitas canónicas anuales a las comunidades.
3. Debería formar parte del discernimiento vocacional la posibilidad de visitar a las familias de los candidatos antes o durante el Noviciado, para crear una sinergia entre la familia y el Vocacionario.
Recomendaciones:
1. Recomendamos que cada presencia vocacional siga siendo un lugar y una presencia vocacional donde se cultivan las vocaciones. Cada vicario vocacionista debería tener entre sus responsabilidades la enseñanza del catecismo, la organización del grupo de laicos (Amigos de don Justino), la moderación del apostolado juvenil, entre otros.
2. Cada sacerdote vocacionista debería estar involucrado en los animadores vocacionales de las diócesis en las que presta servicio/trabajo.
3. En cada lugar de apostolado de los Vocacionistas debería haber un letrero de “VOCATIONARY” visible para todos.
4. Dado que todos los lugares de apostolado vocacional son vocacionales, el discernimiento vocacional se convierte en una prioridad. Un religioso debe estar dedicado a la acogida, la escucha y estar disponible para asistir a las personas.
5. El estudio de la “Opera Omnia” (obra del P. Justino) debería enfatizarse durante la formación. Antes de la ordenación, se debería alentar la especialización en diferentes campos de estudio.
6. Se recomienda prestar mayor atención al bienestar de los estudiantes/formadores en el ámbito vocacional.
7. Se recomienda colaborar con otras instituciones religiosas que compartan con nosotros un carisma similar.
8. La animación vocacional debe ser alentada como parte del camino vocacional externo, que incluye seminarios, talleres y conferencias para los jóvenes, teniendo en cuenta los diferentes grupos de edad.
PORTUGUES. TERCEIRA COMISSÃO CAPITULAR
O Vocacionário a serviço do discernimento, da formação e da caridade vocacional
Pe. Anthony Ezebuiro Presidente
Pe. Paschal Ezeani Secretário
Pe. Paul Ihunze Membro
Pe. Jose Carlos Lima Membro
Pe. Stephen Ehiahuruike Membro
Pe. Alan Tony Ookken Membro
Preâmbulo
O VOCACIONÁRIO continua sendo o campo de ação mais característico e especial da Congregação, onde acolhemos e formamos gratuitamente, tanto espiritualmente quanto academicamente, todos aqueles que mostram sinais de vocação, mas ainda não estão bem orientados para o seminário ou qualquer instituto de vida consagrada (cf. Cons. Art. 12-13).
Por vocação, entendemos o chamado à vida religiosa, o chamado à vida sacerdotal, o chamado ao matrimônio, o chamado à vida celibatária, e assim por diante. O Vocacionário é um estilo de vida dos Vocacionistas que se reflete em nossos diversos apostolados – paróquias, casas de formação, institutos e missões – e que leva em conta as exigências do nosso tempo.
Sabendo que o Vocacionário não se limita a um lugar físico, mas é um meio de se relacionar e interagir com as pessoas; que incorpora as redes sociais. As ações do vocacionário incluem: acolhimento, disponibilidade, escuta e discernimento.
O acolhimento da vocação deve ser uma fonte de grande felicidade e alegria para cada vocacionista, pois é uma ação que nos pertence de forma particular. Portanto, devemos sempre abrir nossos corações e mãos e mostrar interesse pelas pessoas que se aproximam de nós.
A disponibilidade é muito importante para estar sempre presente. Isso não se limita à presença física, mas também espiritual, humana, social e digital. Desta forma, o vocacionista pode estar sempre acessível. Estar disponível é uma indicação da nossa disposição para acolher e cultivar vocações.
A escuta é a chave para um relacionamento e comunicação saudáveis. Portanto, cada vocacionista deve estar disposto a ouvir os outros, especialmente aqueles que nos procuram para discernimento.
O discernimento é a capacidade de acompanhar alguém no entendimento de si mesmo na realização de sua vocação. O acompanhamento não se limita ao desejo de se tornar religioso/sacerdote ou sacerdote diocesano, mas inclui os leigos.
O acompanhamento vocacional a serviço do discernimento não se limita à presença física. Imaginamos também um vocacionário onde possamos acessar o digital – discernimento online; onde podemos projetar um programa que as pessoas possam seguir online para satisfazer e completar sua busca na realização de suas vocações.
Portanto, propomos as seguintes diretrizes, ordenações, moções e recomendações para a consideração desta nobre Assembleia:
Diretrizes:
1. Considerando que o discernimento é peculiar à identidade vocacional (cf. Discurso de Sua Santidade Papa Francisco aos vários Capítulos religiosos, 12 de agosto de 2024). O vocacionista, em suas diferentes realidades, deve colocar em prática concretamente o hábito de envolver no processo de discernimento vocacional especialistas (leigos) em comportamento humano, conselheiros, psicólogos, etc.
2. Toda transferência de um religioso de uma comunidade/missão para outra deve ser acompanhada por um relatório/registo individual.
3. Considerando a alta taxa de abuso do uso das redes sociais no mundo e suas implicações negativas para a vida religiosa, deve haver uma formação contínua sobre seu uso em cada Vocação.
4. Recomenda-se continuar com a diretriz número um do XV Capítulo Geral.
Ordenações:
1. Todo Mestre dos Noviços Vocacionistas deve estar bem preparado. Deve ter uma especialização na área de formação, um conhecimento prático da língua italiana e pelo menos um ano de visita à Itália para conhecer a Fundação da Congregação.
2. A implementação do artigo 7 da Constituição deve ser considerada uma exigência. Deve-se criar um centro de acolhimento e cuidado das vocações em crise. A Congregação deve investir na preparação e formação de especialistas vocacionistas para cuidar das pessoas em crise dentro e fora da Congregação.
3. No espírito do Vocacionário externo, uma página do site dos Vocacionistas deve ser dedicada a um Discernimento/Formação online (cursos vocacionais, escritos do Pe. Justino) com Vocacionistas preparados para o programa.
Moções:
1. Dado que a vocação não está limitada a um lugar físico; considerando os sinais dos tempos, o vocacionista em seu programa de discernimento vocacional deve abraçar o mundo digital (Facebook, Instagram, TikTok, etc.). É necessário criar serviços de discernimento online que incluam seminários, conferências, cursos vocacionais, aconselhamento, ensinamentos e espiritualidade de São Justino.
2. Considerando a alta taxa de pedidos de exclaustração da Congregação, recomenda-se que os Superiores prestem mais atenção às queixas iniciais dos confrades. As visitas canônicas anuais às comunidades não devem ser omitidas.
3. Deve fazer parte do discernimento vocacional a possibilidade de visitar as famílias dos candidatos antes ou durante o Noviciado, para criar uma sinergia entre a família e o Vocacionário.
Recomendações:
1. Recomendamos que cada presença vocacional permaneça um local e uma presença vocacional onde se cultivem vocações. Cada vigário vocacionista deve ter entre suas responsabilidades o ensino do catecismo, a organização do grupo de leigos (Amigos de Dom Justino), a moderação do apostolado juvenil e assim por diante.
2. Cada sacerdote vocacionista deve estar envolvido nos animadores vocacionais das dioceses em que serve/trabalha.
3. Em cada local de apostolado dos Vocacionistas deve haver uma placa VOCACIONÁRIO visível para todos.
4. Dado que todos os locais de apostolado vocacional são vocacionais, o discernimento vocacional torna-se de primordial importância. Um religioso deve estar dedicado ao acolhimento, à escuta e disponível para assistir as pessoas.
5. O estudo da Opera Omnia (obra do Pe. Justino) deve ser enfatizado durante a formação. Antes da ordenação, deve-se encorajar a especialização em diferentes campos de estudo.
6. Recomenda-se prestar mais atenção ao bem-estar dos estudantes/formadores em contexto vocacional.
7. Recomenda-se colaborar com outras instituições religiosas que compartilham conosco um carisma semelhante.
8. A animação vocacional deve ser incentivada como parte do percurso vocacional externo, que inclui seminários, workshops e conferências para jovens, levando em conta as diferentes faixas etárias.